Grotta del secchio
Data: 15-05-2008
Partecipanti:
Andrea Picchione
Fabrizio Paoloni
Angelo Procaccianti (Nerone)
Le previsioni sono brutte, arrivati a Colli di Montebove inizia a piovere, decidiamo di andarci a cambiare alla stazione del treno dove c’è una tettoia.
Arrivati al cimitero prendiamo i sacchi e via ….
Mentre percorriamo la sterrata la pioggia cessa di cadere, cosi arriviamo comodamente fin sopra il sentiero che scende alla grotta, ma come entriamo nel bosco ci perdiamo nella rigogliosa vegetazione che a differenza dell’ultima volta è cresciuta a dismisura.
Quando troviamo l’ingresso siamo tutti bagnati, le piante cresciute sul sentiero erano piene di acqua, e in più stava iniziando a piovere di nuovo.
In poco meno di venti minuti siamo davanti alla strettoia di quaranta metri, ci riposiamo un attimo e poi riprendiamo ….
Si dice in giro di allargare l’ultimo passaggio, ma prima non è da meno, in un laminatoio si scivola per un paio di metri nell’acqua, immediatamente dopo un tratto di un metro è allagato … poi si deve passare nel punto più temuto da tutti e tu arrivi li tutto zuppo e ti appiccichi alla terra, dove è leggermente più asciutta ed in salita ….
Nessuno parla del laminatoio seguente!
Largo ma basso con una stalattite che fa venire i brividi alla spina dorsale ed il fondo concrezionato?..... rasposo e duro.
Poi si esce dal laminatoio e lo sguardo ti regala un po’ di emozione davanti ad una magnifica colata bianca dai mille riflessi ….
Poi di nuovo a carponi, ma come sei di là una colonna bianca, in contrasto con il resto molto scuro, ti mozza il fiato ed inizi ad essere contento di aver sofferto così tanto.
Superata la colonna, che è alta almeno quattro metri, si scorge il meandro seguente alto più di dieci metri e largo più di cinque, mentre sul fondo, un letto parzialmente asciutto di calcite purissima si getta in un pozzo.
Percorrendo il meandro si arriva ad un lago asciutto tutto concrezionato, che a suo tempo viene alimentato da una cascata che si trova sopra, anch’essa molto concrezionata con delle stupende velature bianche e marroni.
Cercando di capire da dove proviene l’acqua ci siamo imbattuti in due concrezioni a cerchio del tipo che si sta studiando nella grotta Imbroglita vicino a Veroli, Frosinone.
Per proseguire si deve strisciare ancora per un po’ , dentro una condotta laterale da dove proviene aria che al momento è in fase di disostruzione.
Presto cercherò di organizzare una squadra per cercare di andare avanti, spero composta dalle persone che hanno lavorato nella grotta fino ad ora, per raggiungere un obbiettivo comune, specialmente ora che, esplorata la cavità sottostante, se ne capisce l‘importanza.
Per chi non lo sapesse sotto c’è la Risorgenza di Valle Impuni esplorata alcuni mesi fa.
Alcune bellissime concrezioni
I Guardiani
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Forzata strettoia, trovato, dopo due salti un arrivo ed un meandro,
continua!!!!!
13 anni fa
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