giovedì 28 agosto 2008

Svuotamento del sifone della cantina dell'Arnara e nuova Grotta sui Lepini "Grotta dei Guardiani"






26 agosto 2008:
Individuata fessura sulla strada per il Semprevisa, nei Lepini ed inizio svuotamento del sifone della cantina dell'Arnara.
Il sifone è di modeste dimensioni e si asciuga in breve tempo.
mentre dalla fessura esce una notevole quantità di aria fredda.

27 agosto 2008:
Il sifone della Cantina dell Arnara si è richiuso per l'acqua che proviene da una pozza di grandi dimensioni, quindi si è deciso di far defluire tutta l'acqua della pozza nel sifone, per poi asciugare tutto dinuovo.
Una volta asciugato siamo passati ma oltre c'è un meandro molto stretto che necessita di una disostruzione per poterlo superare.
finiti i lavori alla cantina dell'Arnara, abbiamo iniziato la disostruzione della fessura lungo la strada, trovata ieri.
Da subito capiamo che dietro allarga, quindi insistiamo fino dopo le 14:00, in tempo a scappare da un violento acquazzone.


28 agosto 2008:
Il tempo si è rimesso e noi torniamo a lavorare alla cavità sulla strada per il Semprevisa, trovata ieri.
Prima di iniziare però ci facciamo un giro nel salone fossile dell'Arnara, che ieri non abbiamo visitato.
Si decide in modo definitivo di chiamarla Grotta dei Guardiani, a causa di due enormi macigni caduti il giorno prima, dalla perete, mantre si disostruiva,che viste le dimensioni sono rimasti li come a guardia del piccolo ingresso.
Subito si riesce ad entrare in una piccola saletta, dove si intravede una prosecuzione verticale occlusa da clasti di crollo, da cui proviene la forte corrente di aria, che abbiamo iniziato a togliere, fino a che il temporale ci ha sorpreso nuovamente.

domenica 24 agosto 2008

Relazione esplorazione del Rio di collelongo 20 ago 2008





Aspettavo questo momento da più di due anni, ossia da quando sono iniziati i lavori di svuotamento alla risorgenza di Valle impuni, dove Paolo ( Forconi ) mi raccontava di un sifone stupendo, che aveva percorso in immersione, uno speleosub, per circa quaranta metri, ma non era riuscito a riemergere dalla parte opposta.
Così a metà giugno ho iniziato ad organizzare il necessario per lo svuotamento.
Superati un po’ di problemi con le attrezzature, ci siamo dati appuntamento per il 20 agosto.
Già alle 10:30 della mattina siamo riusciti ad avviare la pompa, forte del gruppo elettrogeno da 5 KW portato, per l’occasione da Pier Giorgio, che appassionato di speleologia ha deciso di unirsi a noi in questa esplorazione.
La giornata passa velocemente, nello stesso modo come la pompa risucchia l’acqua del sifone, che scende di livello a vista d’occhio.
Di tanto in tanto, il sifone ci regala un brivido, per colpa del suo andamento, un continuo sali scendi, ci fa credere più volte di aver superato la meta, ma subito dopo ci fa svanire la gioia … che ogni volta è più intensa.
Passa tutta la notte, di tanto in tanto ci si alza per avanzare la pompa nel sifone, a volte tutti a volte in due o in tre, ci si alterna ma si dorme tutti poco.
Chi ha dormito meno è Nerone, che ha scelto di riposare sul ciglio del letto del fiume.
Alle 9:30, proprio nel momento che finalmente dormivo di un sonno profondo,vengo svegliato di soprassalto e nel giro di qualche minuto vengo messo al corrente che il sifone si è concesso.
Tutti ci prepariamo ed uno alla volta entriamo nella grotta, percorriamo una galleria, a volte bassa che subito inizia a salire, per poi finire in una stupenda sala, che con le nostre deboli luci non riusciamo ad illuminare completamente.
Subito ci si rende conto della bellezza della sala ed iniziamo a cercare altro, ma guardandoci attorno capiamo che l’arrivo del fiume, non avviene dall’alto, ma da sotto un lago di sabbia, proprio li dove deve essere, sul lato opposto del salone, chiamato poi il lago di Rabbia!
I partecipanti all’esplorazione sono:
Angelo Procaccianti ( Nerone ) , Andrea Picchione , Francesca Cecaloni ,
Pier Giorgio Milza , Luigi Pomponi , Fabrizio Paoloni ,

sabato 23 agosto 2008

Nuova esplorazione della risorgenza del Rio di Collelongo






Passato sifone della Risorgenza del Rio di Collelongo, AQ , la mattina del 20 agosto
2008 alle 10:00 circa, sei speleologi di vari gruppi; Angelo Procaccianti, Andrea Picchione,Luigi Pomponi, Fabrizio Paoloni, Francesca Cecaloni, Pier Giorgio Milza,
passano il sifone dopo circa 20 ore di svuotamento.
Gli speleologi percorrono una galleria di circa 200 m fino ad entrare
in un salone di dimensioni 20 x 50 h 25
tutti i dati sono teorici da confermare nei prossimi giorni.

giovedì 14 agosto 2008

Relazione - 03-08-2008 Grotta del Secchio

Grotta del Secchio

Data : 03-08-2008

Partecipanti :

Fabrizio Paoloni
Francesca cecaloni
Roberto Ciotola
Francesco Nozzoli
Raffaella Mazzeo


Ci si ritrova come ormai è di consuetudine davanti al 4° municipio di Roma, in via Tiburtina.

L’unico ad aspettarci a Carsoli è Francesco, che si trova in quella zona con la famiglia.
Da carsoli dirigiamo verso Pietrasecca, da dove parte la sterrata che porta, sia al secchio, che a Valle Impuni.

Li si parcheggiano le auto e si sale tutti sul fuoristrada di Francesco che, comodamente, ci porta proprio sotto le grotte.

Da li ci si impiega meno di dieci minuti per l’avvicinamento.
Pochi istanti dopo siamo dentro, trascorsi alcuni minuti e superate le prime strettoie ci si ritrova nella sala più grande del vecchio ramo, da dove parte la strettoia di quaranta metri, temuta da molti.

Con entusiasmo il gruppo percorre la strettoia molto insidiosa ed esce nel ramo nuovo. Con evidente emozione, Raffaella e Roberto, le uniche persone del gruppo mai entrate nel ramo nuovo, percorrono il meandro ammirando le bianchissime concrezioni.

Arrivati al lago calcitico, indico a Francesco i cerchi che ho trovato in precedenza, e mentre io e Francesca ci prepariamo per proseguire la disostruzione, gli altri eseguono rilievi e foto, sia dei cerchi che del nuovo ramo ancora mai rilevato.

Nel tempo necessario a tali rilevamenti, io e Francesca riusciamo ad avanzare di altri cinque metri, interamente percorsi da Francesca, vera rivelazione di questa uscita e degna allieva del suo maestro!!!!

Nel rientro proviamo a stabilire un contatto, in determinati punti della strettoia di quaranta metri, purtroppo senza esito positivo.

Io e Francesca, rimasti dietro per la prova, restiamo quasi al buio nella strettoia,per poi scoprire di avere le lampade piene di fango,da oscurare le nostre parabole.