giovedì 11 settembre 2008

Mostra fotografica - Itinera



Per il secondo anno consecutivo la Fpa-fotoreporter professionisti associati si appresta a dar vita ad una mostra fotografica ‘antologica’, con l’intento di mostrare il lavoro dei propri iscritti, da loro stessi selezionato. Se l’anno scorso il titolo che avevamo dato indicava sia un modo di dire tipicamente fotografico, ma anche una realtà della mostra (ogni autore esponeva effettivamente due scatti), quest’anno abbiamo voluto fare un passo in avanti, in ogni senso. Abbiamo evitato di dare un tema e lasciato liberi gli autori di scegliere la foto preferita, tra quelle da loro scattate nel 2007. In questo modo, senza condizionamenti o limiti tematici, ogni fotografo ha potuto cercare nel proprio archivio e sbizzarrirsi nella scelta dello scatto da esporre. Il risultato è, naturalmente, un miscuglio di argomenti, temi, stili e tecniche diverse, che rappresenta significativamente le mille facce del fotogiornalismo. E questo è esattamente lo scopo dell’esposizione, il motivo per cui è nata lo scorso anno con “Duescatti” e prosegue quest’anno con “Itinera”, pur tra mille difficoltà ed impacci. Meglio ancora, questo è lo scopo stesso della FPA: quello di mostrare al pubblico le doti (grandi) dei fotografi associati, più in generale dei fotografi italiani, spesso famosi all’estero e sconosciuti in patria. Questo per via della scarsa considerazione di cui gode la fotografia in Italia, causa prima della nascita dell’associazione. Ma come dice il titolo della mostra, l’itinerario, anche se incerto nella direzione, è ormai segnato nella decisione di non voler mollare, di non voler abbandonare questa professione meravigliosa ad un destino di oblio, di essere già in cammino verso una meta non si sa quanto lontana ma raggiungibile, anche attraverso iniziative come questa “Itinera” che speriamo raccolga, migliorandoli magari, gli ottimi risultati avuti lo scorso anno.
Luca Cavallari FPA

FPA


Visualizzazione ingrandita della mappa

mercoledì 3 settembre 2008

Nuovo Blog di speleologia

E' nato un nuovo Blog dedicato alle esplorazioni e alla speleologia in generale di Fabrizio Paoloni e company...
è nato MESOPPERSO!...sottotera...

giovedì 28 agosto 2008

Svuotamento del sifone della cantina dell'Arnara e nuova Grotta sui Lepini "Grotta dei Guardiani"






26 agosto 2008:
Individuata fessura sulla strada per il Semprevisa, nei Lepini ed inizio svuotamento del sifone della cantina dell'Arnara.
Il sifone è di modeste dimensioni e si asciuga in breve tempo.
mentre dalla fessura esce una notevole quantità di aria fredda.

27 agosto 2008:
Il sifone della Cantina dell Arnara si è richiuso per l'acqua che proviene da una pozza di grandi dimensioni, quindi si è deciso di far defluire tutta l'acqua della pozza nel sifone, per poi asciugare tutto dinuovo.
Una volta asciugato siamo passati ma oltre c'è un meandro molto stretto che necessita di una disostruzione per poterlo superare.
finiti i lavori alla cantina dell'Arnara, abbiamo iniziato la disostruzione della fessura lungo la strada, trovata ieri.
Da subito capiamo che dietro allarga, quindi insistiamo fino dopo le 14:00, in tempo a scappare da un violento acquazzone.


28 agosto 2008:
Il tempo si è rimesso e noi torniamo a lavorare alla cavità sulla strada per il Semprevisa, trovata ieri.
Prima di iniziare però ci facciamo un giro nel salone fossile dell'Arnara, che ieri non abbiamo visitato.
Si decide in modo definitivo di chiamarla Grotta dei Guardiani, a causa di due enormi macigni caduti il giorno prima, dalla perete, mantre si disostruiva,che viste le dimensioni sono rimasti li come a guardia del piccolo ingresso.
Subito si riesce ad entrare in una piccola saletta, dove si intravede una prosecuzione verticale occlusa da clasti di crollo, da cui proviene la forte corrente di aria, che abbiamo iniziato a togliere, fino a che il temporale ci ha sorpreso nuovamente.

domenica 24 agosto 2008

Relazione esplorazione del Rio di collelongo 20 ago 2008





Aspettavo questo momento da più di due anni, ossia da quando sono iniziati i lavori di svuotamento alla risorgenza di Valle impuni, dove Paolo ( Forconi ) mi raccontava di un sifone stupendo, che aveva percorso in immersione, uno speleosub, per circa quaranta metri, ma non era riuscito a riemergere dalla parte opposta.
Così a metà giugno ho iniziato ad organizzare il necessario per lo svuotamento.
Superati un po’ di problemi con le attrezzature, ci siamo dati appuntamento per il 20 agosto.
Già alle 10:30 della mattina siamo riusciti ad avviare la pompa, forte del gruppo elettrogeno da 5 KW portato, per l’occasione da Pier Giorgio, che appassionato di speleologia ha deciso di unirsi a noi in questa esplorazione.
La giornata passa velocemente, nello stesso modo come la pompa risucchia l’acqua del sifone, che scende di livello a vista d’occhio.
Di tanto in tanto, il sifone ci regala un brivido, per colpa del suo andamento, un continuo sali scendi, ci fa credere più volte di aver superato la meta, ma subito dopo ci fa svanire la gioia … che ogni volta è più intensa.
Passa tutta la notte, di tanto in tanto ci si alza per avanzare la pompa nel sifone, a volte tutti a volte in due o in tre, ci si alterna ma si dorme tutti poco.
Chi ha dormito meno è Nerone, che ha scelto di riposare sul ciglio del letto del fiume.
Alle 9:30, proprio nel momento che finalmente dormivo di un sonno profondo,vengo svegliato di soprassalto e nel giro di qualche minuto vengo messo al corrente che il sifone si è concesso.
Tutti ci prepariamo ed uno alla volta entriamo nella grotta, percorriamo una galleria, a volte bassa che subito inizia a salire, per poi finire in una stupenda sala, che con le nostre deboli luci non riusciamo ad illuminare completamente.
Subito ci si rende conto della bellezza della sala ed iniziamo a cercare altro, ma guardandoci attorno capiamo che l’arrivo del fiume, non avviene dall’alto, ma da sotto un lago di sabbia, proprio li dove deve essere, sul lato opposto del salone, chiamato poi il lago di Rabbia!
I partecipanti all’esplorazione sono:
Angelo Procaccianti ( Nerone ) , Andrea Picchione , Francesca Cecaloni ,
Pier Giorgio Milza , Luigi Pomponi , Fabrizio Paoloni ,

sabato 23 agosto 2008

Nuova esplorazione della risorgenza del Rio di Collelongo






Passato sifone della Risorgenza del Rio di Collelongo, AQ , la mattina del 20 agosto
2008 alle 10:00 circa, sei speleologi di vari gruppi; Angelo Procaccianti, Andrea Picchione,Luigi Pomponi, Fabrizio Paoloni, Francesca Cecaloni, Pier Giorgio Milza,
passano il sifone dopo circa 20 ore di svuotamento.
Gli speleologi percorrono una galleria di circa 200 m fino ad entrare
in un salone di dimensioni 20 x 50 h 25
tutti i dati sono teorici da confermare nei prossimi giorni.

giovedì 14 agosto 2008

Relazione - 03-08-2008 Grotta del Secchio

Grotta del Secchio

Data : 03-08-2008

Partecipanti :

Fabrizio Paoloni
Francesca cecaloni
Roberto Ciotola
Francesco Nozzoli
Raffaella Mazzeo


Ci si ritrova come ormai è di consuetudine davanti al 4° municipio di Roma, in via Tiburtina.

L’unico ad aspettarci a Carsoli è Francesco, che si trova in quella zona con la famiglia.
Da carsoli dirigiamo verso Pietrasecca, da dove parte la sterrata che porta, sia al secchio, che a Valle Impuni.

Li si parcheggiano le auto e si sale tutti sul fuoristrada di Francesco che, comodamente, ci porta proprio sotto le grotte.

Da li ci si impiega meno di dieci minuti per l’avvicinamento.
Pochi istanti dopo siamo dentro, trascorsi alcuni minuti e superate le prime strettoie ci si ritrova nella sala più grande del vecchio ramo, da dove parte la strettoia di quaranta metri, temuta da molti.

Con entusiasmo il gruppo percorre la strettoia molto insidiosa ed esce nel ramo nuovo. Con evidente emozione, Raffaella e Roberto, le uniche persone del gruppo mai entrate nel ramo nuovo, percorrono il meandro ammirando le bianchissime concrezioni.

Arrivati al lago calcitico, indico a Francesco i cerchi che ho trovato in precedenza, e mentre io e Francesca ci prepariamo per proseguire la disostruzione, gli altri eseguono rilievi e foto, sia dei cerchi che del nuovo ramo ancora mai rilevato.

Nel tempo necessario a tali rilevamenti, io e Francesca riusciamo ad avanzare di altri cinque metri, interamente percorsi da Francesca, vera rivelazione di questa uscita e degna allieva del suo maestro!!!!

Nel rientro proviamo a stabilire un contatto, in determinati punti della strettoia di quaranta metri, purtroppo senza esito positivo.

Io e Francesca, rimasti dietro per la prova, restiamo quasi al buio nella strettoia,per poi scoprire di avere le lampade piene di fango,da oscurare le nostre parabole.

sabato 19 luglio 2008

Riserva Tevere Farfa

16/07/2008
Giornata tranquilla e silenziosa...alla riserva Tevere Farfa...



List:
1 Garzetta
3 Folaghe
2 Aironi cenerini
1 Nutria
2 Germani reali femmina
4 Svassi maggiori

giovedì 22 maggio 2008

Wlderness - Sentieri fuori dagli schemi - Monti Simbruini



I Monti Simbruini sono una catena montuosa sita nel Lazio al confine con l'Abruzzo, appartenente al sub-appennino centrale e in particolare al tratto del Subappennino Laziale.



Confinano a nord con i Monti Carseolani ed i comuni di Rocca di Botte e Camerata Nuova, ad est con il territorio abruzzese, a sud con i Monti Càntari, ad ovest con i Monti Affilani e la Ciociaria.





Il nome deriva dal latino “sub imbribus” (sotto le pioggie). Sono anche definite le Alpi romane.



I Monti Simbruini sono un'area tutelata con l'istituzione del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.


Lunghezza percorso ad Anello Medio-alta (da 12 escursione giornaliera/20 Km weekend con pernotto in tenda o Rifugio)

Escursione fuori sentiero con appoggio Gps, bussola e cartografia.



Risorgenza del Rio - Collelongo (Aq)

Data 02/01/2008

Partecipanti:

Enzo Franceschelli
Andrea Picchione
Fabrizio Paoloni










Grotta del Secchio Relazione

Grotta del secchio

Data: 15-05-2008

Partecipanti:

Andrea Picchione
Fabrizio Paoloni
Angelo Procaccianti (Nerone)

Le previsioni sono brutte, arrivati a Colli di Montebove inizia a piovere, decidiamo di andarci a cambiare alla stazione del treno dove c’è una tettoia.
Arrivati al cimitero prendiamo i sacchi e via ….
Mentre percorriamo la sterrata la pioggia cessa di cadere, cosi arriviamo comodamente fin sopra il sentiero che scende alla grotta, ma come entriamo nel bosco ci perdiamo nella rigogliosa vegetazione che a differenza dell’ultima volta è cresciuta a dismisura.
Quando troviamo l’ingresso siamo tutti bagnati, le piante cresciute sul sentiero erano piene di acqua, e in più stava iniziando a piovere di nuovo.
In poco meno di venti minuti siamo davanti alla strettoia di quaranta metri, ci riposiamo un attimo e poi riprendiamo ….
Si dice in giro di allargare l’ultimo passaggio, ma prima non è da meno, in un laminatoio si scivola per un paio di metri nell’acqua, immediatamente dopo un tratto di un metro è allagato … poi si deve passare nel punto più temuto da tutti e tu arrivi li tutto zuppo e ti appiccichi alla terra, dove è leggermente più asciutta ed in salita ….
Nessuno parla del laminatoio seguente!
Largo ma basso con una stalattite che fa venire i brividi alla spina dorsale ed il fondo concrezionato?..... rasposo e duro.

Poi si esce dal laminatoio e lo sguardo ti regala un po’ di emozione davanti ad una magnifica colata bianca dai mille riflessi ….
Poi di nuovo a carponi, ma come sei di là una colonna bianca, in contrasto con il resto molto scuro, ti mozza il fiato ed inizi ad essere contento di aver sofferto così tanto.

Superata la colonna, che è alta almeno quattro metri, si scorge il meandro seguente alto più di dieci metri e largo più di cinque, mentre sul fondo, un letto parzialmente asciutto di calcite purissima si getta in un pozzo.
Percorrendo il meandro si arriva ad un lago asciutto tutto concrezionato, che a suo tempo viene alimentato da una cascata che si trova sopra, anch’essa molto concrezionata con delle stupende velature bianche e marroni.

Cercando di capire da dove proviene l’acqua ci siamo imbattuti in due concrezioni a cerchio del tipo che si sta studiando nella grotta Imbroglita vicino a Veroli, Frosinone.

Per proseguire si deve strisciare ancora per un po’ , dentro una condotta laterale da dove proviene aria che al momento è in fase di disostruzione.
Presto cercherò di organizzare una squadra per cercare di andare avanti, spero composta dalle persone che hanno lavorato nella grotta fino ad ora, per raggiungere un obbiettivo comune, specialmente ora che, esplorata la cavità sottostante, se ne capisce l‘importanza.

Per chi non lo sapesse sotto c’è la Risorgenza di Valle Impuni esplorata alcuni mesi fa.





Alcune bellissime concrezioni










Speleocache Caccia al tesoro in grotta


Insieme all'amico Stefano Bevilacqua abbiamo pensato di iniziare a proporre il gioco del geocaching per speleo (caccia al tesoro in grotta)...
Intanto può essere uno spunto per aggiornare i punti delle grotte con il Gps e poi un elemento di divertimento per piccoli gruppi di ragazzi portati magari la prima volta in grotta, o più semplicemente...divertirsi a cercare il tesoro in grotta.

Lo Speleocaching deriva dal geocaching, gioco di caccia al tesoro con gps molto in voga negli Usa e nel resto del mondo..
Il gioco è soprattutto adatto, anche a colui che con la speleologia, fa anche didattica con i ragazzi.
Aggiungendo oltre alla visita speleo (didatticamente primaria ed essenziale),un pizzico di avventura e esplorazione (data appunto dalla caccia al tesoro) e basi di orientamento in ambiente naturale (durante l'avvicinamento).

Sono ammessi piccoli contenitori (da adesso chiamati Cache) dove possono essere inseriti copie di pubblicazioni del gruppo speleo che ha scoperto o rilevato o studiato etcc...etcc.., adesivi del gruppo di appartenenza, chi vuole puo inserire il rilievo o cd con foto e video oppure le caratteristiche della zona in cui si trova la cavità e del perchè si è formata, tutto cio che puo essere utile per comprendere meglio e dare un valore aggiunto alla grotta che si sta visitando etcc..etcc.
Oltre a dare semplicemente il punto della cavità da trovare e poi il cache, si può introdurre elementi come indovinelli o più punti per trovare la destinazione finale, non ci sono limiti alla creatività e alla fattibilità del gioco.

Fondamentale è il libretto delle firme e una matita sia come testimonianza del passaggio data sia come commenti alla grotta come lo stato degli armi o della grotta.

All'interno del cache possono avvenire scambi come gadget dei vari gruppi di appartenenza, se si preleva un gadget è buona regola reinserirne un altro.
Si può anche inserire più di una indicazione ed indovinelli (durante l'avvicinamento ) … vere e proprie cacce al tesoro, fino ad arrivare al cache principale.


Svolgimento del gioco

1)Prendere il Waypoint (punto )dell'entrata in coordinate UTM mapdatum WGS84

2)Inserire il Cache in posizioni non dannose o che rendano la progressione in grotta difficoltosa (vedi strettoie o in mezzo a pozzi attaccati con spezzoni di corda agli armi...etcc...etcc...)

3) Non inserire cibo o materiale che possa decomporsi e non inserire oggetti dannosi o pericolosi per la salute.
Si consiglia contenitori trasparenti in modo da vedere subito il contenuto e non scambiarlo per immondizia trasportata, che ricordo è buona regola portare in esterni e gettare poi negli appositi contenitori.

4) Questo gioco pubblicato in questo sito è solo la nostra iniziale sezione di speleocache, per tutti coloro che vorranno iniziare a giocare con i nostri cache, inviare via email foto della posizione del Cache e magari una bella foto di gruppo.
Per la descrizione e commenti basta usare quella presente nel Blog del corrispettivo cache trovato.

Si può ovviamente iniziare a dare la caccia, ma sarebbe bello anche da parte vostra nasconderne dei nuovi.
speleocache@gmail.com


ATTENZIONE!

Ognuno può farsi indipendentemente da questo sito, la propria pagina dei suoi cache (si prega di mantenere almeno le linee guida), questo sito non è atto a contenere cache di altra natura che non sia speleologica e/o di altri gruppi.
Questo gioco pubblicato in questo sito è solo la nostra sezione di speleocache, nella speranza che prenda piede in altri gruppi.

L’autore o gli autori di Speleocaches, declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti, danni o problemi causati a persone e/o cose, che potrebbero derivare partecipando allo speleocache utilizzando il materiale e le indicazioni presenti in questo sito. Chi entra nelle cavità qui segnalate e gli itinerari qui descritti è consapevole di farlo a proprio rischio e pericolo e se ne assume ogni responsabilità.
Espressamente pensato e programmato esclusivamente solo per speleologi.



Buona caccia al tesoro


Speleocache:
Fosso degli Olmetti
Grotta di San Biagio

Speleocache Fosso degli Olmetti



Eccoci a piazzare il nostro primo cache...
si tratta di un acquedotto etrusco che conosco abbastanza bene e per iniziare questo gioco mi sembrava doveroso nascondere il primo cache all'interno del cunicolo.
Partiti da roma siamo giunti a Formello Io, Stefano e Rosa, Francesca, Fabrizio con la piccola Beatrice.


Info e coordinate dell'imbocco:


UTM 33T 0286030E 4656962N WGS84 cache inserito il 10 Maggio 2008
Cavità artificiale. non occorre attrezzatura per progressione verticale.
Lazio - Formello (Rm)Loc. La selvotta .


La risorgenza dell'acquedotto

Ingresso del cunicolo

Il contenuto del cache

Il cache (barattolo nero metallico) contiene libricino dell'acquedotto, cartine e informazioni sul parco di Veio, un logbook(quadernetto del parco) e una matita, un segnalibro del parco natura la selvotta che si trova a poche decine di metri.

Il primo pozzo

Il cache nascosto

Un biacco ci ha tenuto compagnia...

Entra nel cunicolo, svolta a sinistra, cerca il alto il primo pozzo e alla tua sinistra troverai il tesoro.

Cosa è lo Speleocache?

Speleocache Grotta di San Biagio


Rieccoci qui con il nostro secondo tentativo di caccia al tesoro, al momento ci stiamo dedicando a nascondere...poi se prenderà piede..con gli altri gruppi speleo anche a livello nazionale...si inizierà anche a cercare...

Sempre con l'amico Stefano e Rosa, Fabrizio, Beatrice e Francesca, Silvia e me...abbiamo optato per una grotta facile, orizzontale, un po bassina per la verità ma gradevole sotto il punto di vista delle concrezioni, una di quelle grotticelle che può piacere come invece infastidire.
Si trova sempre nel Lazio a Cisterna di Latina in Loc. San Biagio (da cui prende il nome) rilevata ed esplorata nel 1999 da C. Germani-C.Galeazzi-S.Galeazzi-A De Paolis-E.Castrichella. Per rendere più movimentata la ricerca non ho volutamente preso il punto esatto dell'ingresso , ma solo dell'enorme quercia che si innalza sopra la dolina...(l'ingresso è 10 metri più in basso).
Il cache contiene vari adesivi e il classico Logbook per le firme...più una copia del rilievo della grotta fotocopiato dal grande libro sulle Grotte della Regione Lazio di Giovanni Mecchia-Maria Piro-Marco Mecchia e Maurizio Barbati ( Speleo Club Roma )


Coordinate: QUERCIA 33T UTM 0321687E 4606857N WGS84
cache inserito il 17 Maggio 2008
Cavità Naturale. non occorre attrezzatura per progressione verticale.
Lazio - Cisterna di Latina (LT)Loc. San Biagio.


Il contenuto del cache


Stefano e Rosa e la quercia di riferimento

di qua si arriva all'ingresso

Dall'ingresso, dopo poche decine di metri comincia a cercare

Punto da esplorare

Il tesoro

Concrezioni

Giunto alla grande quercia scenderai, di li a poco l'ingresso troverai!

Cosa è lo Speleocache?

sabato 17 maggio 2008

GPS-Uso operativo sul campo


GPS-Uso operativo sul campo Mini corso full immersion di orientamento gps per carte escursionistiche su base IGM con reticolato UTM scala 1:25000


GPS-Orienteering Full Immersion Il Centro Italiano Divulgazione Geografica con il patrocinio dell'ass. ASAN, organizza sul Monte Soratte un mini corso full immersion di orientamento gps della durata di 6 ore.


Lungo i sentieri del Soratte metteremo in pratica l'uso operativo del Gps per carte escursionistiche su base IGM con reticolato UTM scala 1:25000


Come trovare la propria posizione su carta tramite le coordinate UTM(teoria e pratica)Come raggiungere una destinazione in base alle sue coordinate(teoria e pratica)
Mini corso attivabile con un minimo di 4 personeTutte le domeniche con almeno un avviso di 10 giorni dalla data da concordare.costo 25 euro che comprende:


Dispensa GPS uso operativo sul campo per cartografia UTM scala 1:25000 , la cartina scala 1:25000 e 1:10000(quella del parco), un coordinatometro.


EQUIPAGGIAMENTO - L'abbigliamento consigliato: da escursionismo, pramzo al sacco e acqua a cura del partecipante.A fine escursione didattica verrà rilasciato attestato di partecipazione

giovedì 15 maggio 2008

Esplorazione Valle Impuni




















(Ultime quattro foto) Foto:Alessandra Giura

(Ultime quattro foto) Foto:Alessandra Giura
Valle Impuni Risorgenza
Data: 26 01 2008



Partecipanti:

Marco Mecchia Gianni Mecchia
Giorgio Pintus Maria Piro
Raffaella Mazzeo Maria Fierli
Paolo Forconi Francesca Cecaloni
Paolo Giaffei
Fabrizio Paoloni

Appuntamento a Pietrasecca, poi tutti insieme scendiamo, per la carrareccia fino sotto al ponte dell’autostrada, di li in poi tutti sul fuoristrada di Paolo, per un altro kl, poi a piedi.
Da li manca poco, dieci minuti e siamo davanti alla grotta, ci cambiamo ed entriamo.
Giorgio e Marco rimangono indietro per fare il rilievo, io e Paolo andiamo avanti per
andare ad innescare il sifone, mentre gli altri percorrono la grotta per vederla in quanto per loro è la prima volta che visitano la grotta.
Arrivati davanti al sifone iniziamo i preparativi, abbiamo comprato un tappo per il tubo perchè la volta scorsa non siamo riusciti a riempirlo per innescare il travaso.
Un solo tentativo e il travaso si avvia, non mi è mai capitato di innescare un tubo da un pollice, e vederlo in funzione mi emoziona.
Bastano pochi minuti ed il livello è sceso di circa dieci cm, allora decido di provare, quindi mi immergo con la bocca sotto il livello dell’acqua e riesco a passare.
L’emozione è forte, la condotta sale, poi gira a destra, sale, poi scende di nuovo, ma dopo meno di venti metri chiude ancora con un altro sifone.
Così disinneschiamo il tubo e scendiamo portandosi il tubo con noi per impiegarlo nell’altro sifone.
Salendo Paolo sistema meglio le corde della risalita, armata velocemente la prima volta, io lo seguo e sistemo cambio un armo che Paolo non ha potuto sistemare.
Arriviamo al sifone pensile, la risalita continua ancora.
Dopo una bella sbirciatina al sifone, continuiamo a salire ma dopo solo cinque metri chiude in srettoia e sembra che dietro ci sia un ambiente.
Cosi lasciamo tutto armato per proseguire la risalita, poi decidiamo di uscire.










Valle Impuni Risorgenza


Data: 22 01 2008

Partecipanti:

Paolo Forconi
Lucas Ruizperez
Giorgio Pintus
Andrea Picchione
Anglo Procaccianti (Nerone)
Fabrizio Paoloni


Questa notte ho dormito bene e mi sono svegliato un pochino più tardi del solito, forse perché siamo andati ha dormire dopo le 2:00 o forse per la camomilla che ho bevuto per cena ….
Alle 8:40 mi sono tirato su dalla mia branda, ho svegliato Paolo e Lucas e siamo andati a far colazione a Carsoli, dove ci hanno raggiunto Nerone, Andrea e Giorgio.
Finita la colazione siamo tornati al parcheggio e come una persecuzione abbiamo trovato i carabinieri che controllavano il mio Ducato.
Chiarita la nostra posizione ci siamo incamminati con il fuoristrada di Paolo ed abbiamo raggiunto la grotta, però oggi è una brutta giornata piove!
Durante il tragitto a piedi la pioggia è cessata ma il cielo è rimasto ugualmente minaccioso, però io mi sento tranquillo, perché tutti i dati in mio possesso mi fanno pensare che siamo in un troppo pieno e che non basta una pioggerella ad allagare la grotta che al contrario sembra che si stia asciugando ancora.
Questo tempo cosi indeciso e sicuramente un po’ di stanchezza ci ha fatto desistere sul proseguire le risalite, ma siamo comunque entrati dato che oggi gli unici ad aver visto la grotta siamo io, Paolo e Lucas.
Una volta dentro abbiamo provvisoriamente preso delle direzioni per farci un idea del complesso sistema che abbiamo trovato.
Decidiamo così di tornare a casa e di organizzarci per Sabato e Domenica, quando oltre a continuare l’esplorazione faremo tutti i rilievi del caso.











Valle Impuni Risorgenza


Data: 21 01 2008

Partecipanti:

Paolo Forconi
Lucas Ruizperez
Fabrizio Paoloni
Alessandra Giura
Lorenzo Digiovanni
Andrea Pietrolungo
Maurizio La Rovere


Appuntamento con Paolo alle ore undici a Carsoli, ma io ho tutto zuppo dal bagno di ieri!
E’ presto quando esco di casa, alle nove sono già a Carsoli, esce il sole, allora decido di far asciugare le mie cose e le appendo al Ducato, poi apro le porte posteriori e mi metto a pulire le attrezzature sporche di sabbia di ieri, vado a fare colazione li vicino, quando esco dal bar mi rendo conto di somigliare un po’ ad un nomade e decido di spostarmi in un posto più nascosto, ma non faccio in tempo; una pattuglia di carabinieri stava già controllando il furgone!
Tutto ok,metto in moto e vado verso il parcheggio del cimitero di Carsoli dove mi fermo e mentre aspetto Paolo si asciuga tutto.
Alle undici arrivano tutti Paolo con Lucas, Nerone ed i ragazzi di Chieti, quindi decidiamo di andare.
Parcheggiate le auto, sulla sterrata che viene dalla parte di Pietrasecca saliamo tutti sul fuoristrada di Paolo e scendiamo verso la grotta.
In meno di mezzora siamo tutti pronti ad entrare, arrivati nel ramo nuovo vedo in Paolo l’emozione che ho provato ieri e lo mando avanti,poco dopo mi viene un dubbio e provo a vedere oltre un buco e trovo una prosecuzione che si ferma dopo alcuni metri sotto ad una parete da risalire in artificiale.
Dobbiamo prendere una decisione e mentre Lorenzo, Andrea, Maurizio ed Alessandra tentano sulla parete dopo il sifone noi iniziamo a risalire il pozzo sopra il lago.
Uno, due, tre fix e Paolo guadagna qualche metro, mentre io in acqua gli faccio sicura, quando una voce ci chiama dall’alto, Lucas da vera guida della giungla Messicana, ha risalito dalla sala che è dietro il lago, circa dieci metri.
Decidiamo quindi di andare a vedere da quel punto e cambiamo obbiettivo, ora la nostra meta è la risalita della parete trovata oggi.
In poco meno di mezzora siamo su, con me e Paolo ora c’è anche Lucas e tutti insieme proseguiamo la galleria che c’è davanti a noi.
La galleria non è tanto alta ma piena di sabbia, è un po’ difficile capire questa grotta, sembra che l’acqua arrivi da qui, però la portata che può avere è poca per giustificare il resto della, ci sarà probabilmente dell’altro, sicuramente la risalita che stanno facendo sulla parete dopo il sifone porterà in un’altra galleria……….
Poco più avanti però la galleria sifona, ho provato a passare ma la volta scende quasi ha chiudere e non riesco a tenere il naso fuori dall‘acqua, però qualche centimetro di aria tradisce la condotta che sembra continuare, bisogna abbassare il livello per passare e dopo aver recuperato un tubo lasciato all’uscita, proviamo più volte ad innescare un travaso, ma non ci riusciamo.
Ormai è tardi e la polenta che ricordo di aver mangiato dal Verrecchiano, prende il sopravvento e dopo un piccolo racconto Paolo è della mia stessa opinione; andare a mangiare!
Andiamo ad avvisare gli altri, ma visto che il giorno dopo non possono tornare decidono di continuare la risalita, noi usciamo e verso le 20:00 e loro escono ben oltre lo 22:00, quindi tra una telefonata e l’altra ripieghiamo a Carsoli dove troviamo un bar aperto che fa panini.
La giornata finisce qui, tra un brindisi ed un altro, ma per me, Paolo e Lucas la notte si prospetta bene, domani si continua!!




















Valle Impuni risorgenza

Data: 20 01 2008

Partecipanti:

Marco Ottalevi
Pietro
Alessandro


Andrea Picchione
Fabrizio Paoloni

Non avendo pensato all’utilità del fuoristrada di Marco, siamo andati a parcheggiare le nostre auto al parcheggio del cimitero di Colli di Montebove, il primo paese che si incontra sulla via Tiburtina dopo Carsoli.
Per arrivare alla risorgenza ci sono due strade, entrambe sterrate,quella più corta parte appunto da Colli di Montebove ma è più dissestata di quella che viene dal paese di Pietrasecca che invece permette un buon avvicinamento anche senza fuoristrada.
Vista la strada Marco decide di accompagnarci il più vicino possibile e con due viaggi riesce ad accontentarci tutti,di li alla grotta distano ormai pochi minuti di avvicinamento a piedi, quindi una volta cambiati iniziamo la marcia.
Dopo circa dieci minuti siamo davanti alla grotta, quindi fatti gli ultimi preparativi iniziamo a scendere la frana.
Percorsa la galleria dopo il primo sifone, ci siamo ritrovati prima della condotta obliqua, dove abbiamo montato l’attrezzatura per scendere il pozzo del secondo sifone, per andare a vedere di quanto si era abbassato il livello.
Sceso il pozzo, ho impegnato la galleria che porta verso il laghetto che ho trovato la volta prima, fino ad accorgermi che l’acqua non c’era più!!
Di corsa sono tornato indietro e ho fatto portare la corda lasciata su ed ho sceso il saltino di quattro metri.
Il fondo è ricoperto di sabbia grigia, la stessa che ricopre la galleria principale, e guardando proprio sotto la corda ho notato un passaggio allagato,che passa sotto la galleria superiore perpendicolarmente alla stessa che porta ad un lago che a prima impressione sembra il fondo del sifone.
Si entra in un ambiente un po’ confuso, proprio sotto la galleria, da li si intravede un altro ambiente dietro un diaframma e come lo passo davanti a me, direttamente dentro l’acqua, un pozzo magnifico si apre ai miei occhi!!
Il lago è pieno di fratture, tutte che sembrano continuare e ben presto trovo una prosecuzione, proprio oltre il pozzo!!
Li l’ambiente cambia, inclinata di circa 35° in salita parte una frattura con il fondo di sabbia ma questa volta ricoperta da un deposito argilloso di alcuni centimetri di spessore.
Sia il primo che il secondo passaggio hanno in comune i quaranta centimetri circa di aria tra il soffitto ed il livello dell’acqua.
Dopo questa breve riflessione l’emozione prende il sopravvento e con il cuore in gola percorro altri dieci metri, quasi tutti comodi, fino a che il soffitto si apre, intanto si fa più ripida ed appena riesco ad alzarmi davanti a me vedo una parete solcata, sicuramente una faglia, alta non so, la luce non arriva fin lassù!!
Mi sposto un po’ sulla destra e mi guardo intorno, scorgo un passaggio, una volta di la un altro ambiente enorme intorno a me!!
Una frattura parallela che torna sul pozzo sopra il lago, anche lei alta più del fascio che la mia lampade riesce a fare! è tutto da capire, ormai infreddolito dal bagnetto che mi sono fatto nel lago decido di ritornare fuori sicuro che domani, dopo la notizia , la grotta si riempirà di gente.
Cosi piano piano usciamo tutti emozionati e con calma torniamo alle macchine.
Appena posso do la notizia ed in un attimo Paolo mi da la conferma cha domani ci sarà, mentre torniamo verso casa mi arrivano le conferme dai ragazzi di Chieti e cosi via fino a Roma, un susseguirsi di telefonate mi accompagnano fino a casa….